sabato 13 febbraio 2010

D'amore, di morte e di altre sciocchezze (cit.)

Illudersi, deludersi, non è questo il problema.
La questione è prima.

Entrare nel gioco, accettarne le regole.
L'esito finale?
Poco importa.
L'importante è aver giocato, continuare a giocare,
alla Braveheart insomma.
Cuori impavidi, alla ricerca di un esito incerto.

Le regole si sanno, inutile fingere.
Partecipare o meno è solo responsabilità propria.

...


e comunque cuore impavido un cazzo! :)

giovedì 11 febbraio 2010

Giu le mani da Bertolaso!

Non ci credo, è impossibile.
Guido, dimmi che non è vero.
Lo so che l'hai già detto, ma cerca di convincermi questa volta!

Giornalisti e magistrati starebbero insinuando che qualcuno, tal Anemone (e che cazz'è, un pesce?) per farsi dare un migliaio di appalti in ogni settore da Bertolaso, gli avrebbe promesso in cambio, fra le tante cose, una "serata megagalattica" a base di sesso.

Addirittura il Guido nazionale avrebbe pronunciato a proposito di una certa Francesca: "Una bella ripassata!"

Ma dai, io non ci credo!
Bertolaso è l'idolo di qualsiasi donna, da Trento a Trapani.
Ha una faccia da brav'uomo, è l'ideale genero di ogni suocera, non è possibile che abbia detto e fatto queste cose!
Pensate che il Premier "migliore degli ultimi 150 anni" proprio in queste settimane lo vuole fare MINISTRO!

Daai, io continuo a non crederci.
Certo che la malignità dei giornalisti e magistrati comunisti non ha mai limite..

mercoledì 10 febbraio 2010

Bertolaso indagato. Ora si spiega perchè Berlusconi vuole farlo ministro.

Trecentoventisette milioni di emfris (€ 327.000.000).
Questa sarebbe la cifra buttata nel cesso per il G8 della Maddalena, poi populisticamente trasferito nel Luglio scorso all'Aquila.
Altrettanto populisticamente procedo ad una semplice divisione: per accogliere quegli 8 stronzi che arrivavano da tutte le parti del mondo abbiamo speso una cifra come 5-6 euro a testa.
Con 5-6 euro io ci faccio molte cose: ad esempio mi compro una quasi completa muta di corde per la chitarra, mi ci prendo una birra (buona) la sera con gli amici.
In fondo è così: è come se ognuno di noi avesse offerto una birra (a fondo perduto) agli 8 simpaticoni e in questo caso si spiegherebbe anche la marea di minchiate che si son detti.

Ma veniamo ai fatti: quei soldi non sono serviti ad un emerito cazzo perchè Berlusconi ha deciso di rifare tutto da capo all' Aquila: (scandalo, chiamate Striscia!); o meglio, fino a ieri eravamo tutti tranquilli, pensavamo si trattasse del solito spreco "all'italiana", una tradizione di cui andiamo orgogliosi, e invece no: questa volta forse, parte di quei soldi se li sono intascati gli amici di Bertolaso, il capo della Protezione civile, ministro in pectore di questo integerrimo governo (ok, dite a Staffelli che può tornare a casa, rientra tutto nella normalità).

Non so per lo Stato, ma a me Bertolaso non è mai piaciuto. Se per la Legge vale la presunzione di innocenza, per me vale la presunzione di colpevolezza.

mercoledì 3 febbraio 2010

Renzo Bossi: il delfino diventato trota

Il delfino è diventato trota! (la definizione non è mia, ma di Filippo Ceccarelli, giornalista di Repubblica).

Dopo che è stato creato ad hoc dalla Lega l' "Osservatorio sulla trasparenza e l’efficacia del sistema fieristico lombardo" che dovrebbe vigilare sull' Expo 2015 di Milano, nel cui consiglio direttivo è stato infilato Renzo Bossi, figlio di Umberto, per la bellezza di uno stipendio da 12'000 euro al mese, ora il partito padano per eccellenza candida la trota (la definizione non è mia, ma del padre) come candidato alle regionali per la città di Brescia.
Ma non tutto il movimento padano ci sta.

Ebbene sì, i leghisti bresciani si stanno ribellando a questa candidatura (per 8.000 euro al mese), quasi un'investitura dall' alto in stile celtico-medievale.

Il ballo dei pezzenti, mi verrebbe da pensare. E invece no, qua non si balla, questa è guerra.

Bossi jr rappresenta il candidato ideale e prototipico della Lega versione nuovo millennio: ignorante (ricordiamo: maturità tentata 3 volte); uso alle procedure politiche tipiche della Roma Ladrona tanto accusata di favoritismi e raccomandazioni negli anni '90 dal suo stesso partito (famosa, tralaltro, una sua foto con maglietta colore verde raffigurante dito medio alzato e scritta "schiavi di Roma, mai!"... sèm a pòst); xenofobo (basti che gli è stato attribuito un simpaticissimo giochino chiamato "rovescia il barcone", o qualcosa di simile, il cui scopo era "impedire" l'ingresso di extracomunitari nel territorio italiano.

Le fazioni sono due quindi:
Bossi jr vs Leghisti bresciani.
Il futuro vs la tradizione.

Come finirà?

Non vedo l'ora della prossima puntata.