venerdì 16 aprile 2010

E' morto Raimondo!


Odio i qualunquisti.
Vianello era una delle espressioni, insieme a tanti altri, di questo qualunquismo televisivo.
Un qualunquismo di comodo, come tutti i qualunquismi.

Lo ricordo come tale, niente di più, niente di meno.

Odio pure chi fino a ieri non se lo cagava di striscio e oggi lo santifica.

Ma come è possibile che la morte migliori così tanto le persone? Ho sempre saputo che le rende fredde, livide, organismi in decomposizione. E invece a quanto pare il trapasso è un salto di qualità, uno scudo difensivo da tutte le critiche.

Odio pure fare del qualunquismo sul qualunquismo, speravo di non doverlo mai fare e invece mi sento costretto.

Aspettando il prossimo santo che muore, voglino perdonare lorsignori il mio cinismo sacrilego, ma quanno ce vò, ce vò.

mercoledì 7 aprile 2010

Napolitano non ha finito l'inchiostro, purtroppo.

E' fatta: Napolitano ha controfirmato la legge sul legittimo impedimento.
Come si sa, questa legge permette a premier e ministri di sospendere per diciotto mesi EVENTUALI processi a loro carico a causa degli impegni istituzionali (i legittimi impedimenti, appunto) che non permetterebbero a questi di presenziare ai processi e dedicarsi ad essi.
Come si sa ancor meglio (o forse no) questa leggina è l'ennesima furbata che serve a Berlusconi per guadagnare tempo utile alla promulgazione di un nuovo Lodo Alfano con il quale fare specchioriflessosetimuoviseiuncesso alla giustizia per tutta la durata del suo mandato (si... va bene... suo e delle tre cariche più in alto di lui).

Ora vi starete chiedendo come cazzo abbia fatto Giorgetto bello a firmare questa merda. Non vi scervellate... ha fatto di cose peggiori e poi non è questo il punto.

Il punto è che Napolitano, una volta depositata la sua penna sul tavolo, quasi preso da un (minimo) senso di colpa ha detto: "Però adesso auspico LEALTA' fra magistratura e mondo politico".
Certo, Giorgè... come se dai un gelato ad un bambino e poi gli dici: "Mi raccomando però, ne puoi fare quello che vuoi, ma mi appello alla tua lealtà, non mangiarlo!"

A questo punto faccio io un appello a Napolitano: caro Presidente, se devi turarti il naso, almeno, fallo con stile. Grazie.