mercoledì 7 aprile 2010

Napolitano non ha finito l'inchiostro, purtroppo.

E' fatta: Napolitano ha controfirmato la legge sul legittimo impedimento.
Come si sa, questa legge permette a premier e ministri di sospendere per diciotto mesi EVENTUALI processi a loro carico a causa degli impegni istituzionali (i legittimi impedimenti, appunto) che non permetterebbero a questi di presenziare ai processi e dedicarsi ad essi.
Come si sa ancor meglio (o forse no) questa leggina è l'ennesima furbata che serve a Berlusconi per guadagnare tempo utile alla promulgazione di un nuovo Lodo Alfano con il quale fare specchioriflessosetimuoviseiuncesso alla giustizia per tutta la durata del suo mandato (si... va bene... suo e delle tre cariche più in alto di lui).

Ora vi starete chiedendo come cazzo abbia fatto Giorgetto bello a firmare questa merda. Non vi scervellate... ha fatto di cose peggiori e poi non è questo il punto.

Il punto è che Napolitano, una volta depositata la sua penna sul tavolo, quasi preso da un (minimo) senso di colpa ha detto: "Però adesso auspico LEALTA' fra magistratura e mondo politico".
Certo, Giorgè... come se dai un gelato ad un bambino e poi gli dici: "Mi raccomando però, ne puoi fare quello che vuoi, ma mi appello alla tua lealtà, non mangiarlo!"

A questo punto faccio io un appello a Napolitano: caro Presidente, se devi turarti il naso, almeno, fallo con stile. Grazie.

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