mercoledì 20 novembre 2013

La vanvera - Lara Comi

Lara Comi ha tipo tre, quattro mila pagine su Facebook; d'altronde è una che comunica molto bene attraverso i social network (non è vero, è un falso complimento); anche in televisione la vediamo spesso esprimere (?!) le sue opinioni. Ora le manca solamente imparare a comunicare col suo cervello prima di fare certe figure, come quella che ha fatto oggi.

I fatti: l'europarlamentare che tutta Europa ci invidia stamattina ha partecipato ad Agorà, su Rai Tre. Si parlava di ciò che è successo ieri in #sardegna e la "più bella che intelligente" (cit.), a parte aver lanciato una spaventosa e velata minaccia a tutti i saronnesi ("Se fossi sindaco..."), ha bacchettato una famiglia di Arzachena perché colpevole, a suo dire, di non conoscere l'abc operativo di queste situazioni ("manca l'educazione") e di essersi quindi rifugiati in uno scantinato.

Tutto molto opportuno e intelligente (...), peccato solo che quella famiglia, in quello scantinato, ci viveva.

Per dimostrare ancora meglio che il wi-fi interno era totalmente disattivato ha poi cercato di rimediare dicendo che lei, se fosse sindaco, non permetterebbe mai di "costruire determinate costruzioni solo in cambio di una manciata di voti".

Tutto molto bello, peccato solo che non più tardi di qualche mese fa il suo partito abbia provato a reintrodurre il condono ediilizio, oltre a quelli riusciti degli anni prima, si intende.

lunedì 18 novembre 2013

Come in gita di terza media. #glocal13

Ho avuto la fortuna, quest'anno, di partecipare come social media reporter (che paroloni) a Glocal, il festival del giornalismo digitale e locale, a Varese.
Sono stati giorni frenetici fra convegni, workshop, parole, foto, tweet e retweet, cioccolatini e spostamenti vari. Giorni di veloci incontri e di piacevoli conoscenze, in cui il "mi raccomando, rimaniamo in contatto" aveva davvero il sapore della sincerità.

Ora tutto è finito, svanito. Sul treno del ritorno mi sono ritrovato a pensare a quei giorni come si faceva al termine di una gita, alle medie, con tanta stanchezza addosso, molto divertimento alle spalle e la pressante voglia di raccontare a chiunque quello che hai vissuto.
Non pensavo di essere ancora in grado di emozionarmi in questo modo, o comunque non mi ricordavo come si facesse.

Fosse anche solo per questo motivo, voglio ringraziare con questo post tutti coloro che hanno reso possibile questa pappardella di miele qui sopra, a partire dall'intera redazione di VareseNews, in primis Marco Giovannelli e Silvia Giovannini che hanno deciso di fidarsi quasi alla cieca di noi.
Un grazie speciale - l'ennesimo - va a Donata Columbro e David Mammano, infaticabili assistenti, a Jack Dorsey e all'intero Social (dream) Team, costituito dalle fortunatissime (ad avere me come unico collega maschio, ovvio) Alice, Michela, Roberta, Sara e Lucia... ah no, scusate: Beatrice, Monica, Francesca, Chiara e Silvia.

Un saluto speciale alla mamma che mi sta guardando da casa.

E, mi raccomando... teniamoci in contatto! ;)

giovedì 7 novembre 2013

Il triste indovinello del pendolare romano

C'era una volta un pendolare romano, tutto casa-lavoro-legalità.
Ogni giorno il pendolare romano prendeva l'autobus per andare da casa sua al lavoro.

Un giorno su quell'autobus salirono i controllori e, di conseguenza, scesero tutti coloro che il biglietto, quel giorno, si erano 'dimenticati' di obliterarlo.

Ma lui no. Il pendolare romano, il biglietto, lo aveva sempre nel portafoglio e non mancava mai di obliterarlo (povero, non conosceva l'esistenza dell'abbonamento).
Sicuro di sé stesso, il pendolare romano rimase l'unico sull'autobus, pronto a dar dimostrazione ai controllori che lui, il biglietto, ce l'aveva e ce l'aveva pure obliterato, come tutti i giorni da tredici anni a questa parte.

I controllori allora, gli si avvicinarono e gli chiesero il biglietto.

E fu così che il pendolare romano si fece 5 anni di prigione.
Perché?
(liberamente ispirato da qui)


lunedì 4 novembre 2013

Denuncia per furto


- Buongiorno, vorrei sporgere una denuncia.
- Che tipo di denuncia?
- Una denuncia per furto.
- Un furto... E di cosa?
- Del cielo.
- Mi scusi?
- Del cielo! Ce l'hanno rubato.
- Ce l'hanno rubato, a chi?
- A noi, a tutti. Se lo sono portati via, piano piano, e ora non c'è più.
- Lei mi prende in giro.
- Assolutamente no. Perché, lei lo vede?
- Bè, effettivamente no... ma da qui a sostenere che ce l'abbiano rubato...
- E invece è andata proprio così; ce l'hanno portato via.
- E chi sarebbe stato a portarcelo via? E perché?
- Bè, queste cose non le so, dovreste scoprirle voi, sono qui apposta.

- Ha ragione... metta una firma qui per favore.