sabato 20 marzo 2010

La manifestazione più oscena degli ultimi 150 anni.

Sì, sono stato alla manifestazione Pdl per la difesa del diritto di voto (?). Sì, con una sciarpa viola. E sì, ho rischiato il linciaggio... ma mi sono divertito!
Ma quanto mi sono divertito! (comunque ci sono stato per vedere se effettivamente esistono questi fantomatici "elettori del Pdl"... ed esistono, ve lo assicuro... sono persone vere, in carne ed ossa!!!!)

Arrivo in Piazza San Giovanni alle 5 meno qualche minuto e ad accogliermi c'è Alan Sorrenti che ricorda al Popolo della libertà di essere, oltrechè figli di un Dio minore (nel senso di "basso") anche figli delle stelle.
Berlusconi deve ancora intervenire, ma la festa è già grande, si respira libertà da tutte le parti (sarà che non è che ci fosse poi tutta questa gente). E quale canzone meglio di "Volare" può rappresentare lo spirito di questa piazza?
Denis Verdini, fra una canzone e l'altra, intanto, dichiara: "siamo un milione!"
BOOM!
Persino un signore con tanto di bandiera PDL dichiara: "sì, ci piacerebbe!"

C'è fremito, lo sento, sta iniziando qualcosa sul palco: il concerto! (ma non ero venuto qui a sentire dei politici parlare? mmm vabbè...godiamoci un po' di musica nel frattempo!). Che inizi la musica: vai Demo Morselli! (giuro, c'era veramente!).
La scaletta prevede una serie di indimenticabili successi anni '70-'80, un po' di sano revival nazional-popolare per allietare gli animi pensionati del popolo dell'amore e farli sentire ancora giovani.

Ad un certo punto la musica si interrompe, credo su "Gianna" di Rino Gaetano (che, mi hanno riferito, nel frattempo è uscito dalla tomba ed ha cominciato a correre urlando per tutto il Verano).
E' arrivato il momento. Lo speaker introduce, i toni si fanno sempre più alti, grida, abbaia e sbraita: "Signore e Signori, il Nostro Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi!!" Ovazioni, cori, bandiere svolazzanti, palloncini, applausi e chi più ne ha più ne metta!

Il discorso del "Nostro" premier è facilmente riassumibile in una serie di luoghi comuni imbarazzanti a cui tutta la folla, e dico tutta, rispondeva con altrettante puntuali ovazioni. Non sto qui ad elencarveli, tanto li conoscete.

Due chicche sono però degne di essere ricordate: la prima è quando Umberto Verone... ops no, scusate, volevo dire Silvio Berlusconi ha promesso, in caso di vittoria (in una non meglio precisata regione, ma questo è un dettaglio) di sconfiggere il cancro.
Ebbene sì. Se quando avrai quella matita in mano metterai una croce sul nome del candidato Pdl di turno avrai dato un aiuto concreto alla battaglia contro il cancro. Altro che Telethon e queste cose qui, qui le decisioni vengono prese dall'alto: se l'Altissimo (in senso figurato, ovviamente) ha deciso di appoggiare la causa oncologica, vuol dire che lo farà. E per farlo ha bisogno del tuo voto.
La seconda perla della giornata è uscita fuori quando Berlusconi ha invitato sul palco l'"amico di sempre" Umberto Bossi (e GIURO che ho sentito gente qui a Roma dire: "grande Bossi!"). Il leader del carroccio ha ricordato, in un linguaggio stentato (non so neanche se fosse italiano) alcuni momenti della sua amicizia con il Premier ed in particolare l'inizio: "Io e Silvio siamo amici da quando, quella volta, l'Europa voleva introdurre la pedofilia e Silvio ha firmato contro".
(no, non sto scherzando, lo ha detto...)

Ora, le cose son due: o vuoi sconfiggere il cancro e la pedofilia e quindi voti Berlusconi e le liste a lui collegate oppure vuol dire che non vuoi fare niente contro queste cose perchè sei un comunista, è chiaro.

In preda a conati di vomito mi sono allontanato (anche perchè il popolo dell'amore non è che sia poi così tanto dell'amore eh!).

Comunque non disperate se non c'eravate, credo che l'intera manifestazione verrà replicata nei migliori teatri comici d'Italia, o nei circhi, devono ancora decidere.

1 commento:

  1. Tu comunque sei un pazzo!!! Hai voluto provare il brivido del rischio del linciaggio???!!!
    Cià Ste!
    Luca M.

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