sabato 1 novembre 2014

Paolo Gentiloni ministro degli Esteri: ma perché?

No, dai, veramente. Ditemi perché Paolo Gentiloni è stato fatto MINISTRO DEGLI ESTERI. Perché lui e non qualcun altro. Sono serio, non capisco: leggetevi la sua biografia: non c'entra assolutamente nulla con gli Esteri!

Perché lui sì e, tipo, Pippo Franco no?

Oppure: perché lui sì e... IO no?
Alla fine lui è laureato in scienze politiche e io in scienze della comunicazione (a ben vedere ero più titolato a fare io il ministro per le Comunicazioni al posto suo, ma vabbè). Lui è giornalista professionista e io pubblicista.
Ma per il resto? Esiste una cazzo di motivazione per cui questo qui è stato fatto MINISTRO DEGLI ESTERI e io no? 

Renzi, cos'ha lui in più di me? Non farmi credere che sia stato fatto MINISTRO DEGLI ESTERI solo perché dovevi metterci un ex-Margherita e fra 60 milioni di italiani non ne hai trovato uno migliore.
Non farmelo credere, ti prego, perché i casi sarebbero due: 1) o non te ne frega niente di curare i rapporti dell'Italia con gli altri Paesi del mondo (!!!), e quindi hai messo al ministero per gli Affari Esteri il primo ex Margherita che passava, oppure 2) non sei stato capace di fare una ricerca accurata e di riuscire a trovare, fra 60 milioni di italiani, qualcuno più titolato di Paolo Gentiloni.

E non so quale delle due cose sia più grave.

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