Sono giorni di discussioni accese per la comunità cittadina di Saronno, in provincia di Varese.
Un'ordinanza comunale ha abbassato il limite di velocità a 30 km orari per le strade della città, nell'intento di ridurre le emissioni di gas di scarico.
Saronno detiene, insieme a Milano, il record di inquinamento in Lombardia provocato da pm10 nell'aria.
Il provvedimento è per ora in vigore fino al 15 Marzo, quando, in base ai risultati, si deciderà se rinnovarlo o meno. Ma già i cittadini si sono schierati, chi a favore e chi contro, e il dibattito passa inevitabilmente sulla rete e sui social network.
“La guida calma riduce rumori, inquinamento e consumi”, spiega il Sindaco della città Luciano Porro sulla sua pagina personale Facebook: “ Dal 70 al 90 % della popolazione delle grandi città in Germania abita in Zona 30. Il cambio dello stile di guida, prima fatto di rapide accelerazioni e brusche frenate, sostituito poi da una guida più calma, con minori picchi di velocità ma più fluida, ha mostrato benefici effetti sia sull’ambiente che sul traffico.”
Ma il fronte del no al provvedimento è quanto mai agguerrito: “E' un' iniziativa volta solamente a fare cassa con le multe”, “Non è vero che abbassando il limite si riducono le emissioni di gas”; o ancora: “l'inquinamento a Saronno va combattuto con altri metodi”. Queste sono alcune delle frasi ricorrenti che si possono trovare sulla pagina Facebook “Io dico NO ai 30 km/h a Saronno” (1250 iscritti, attualmente).
Tante anche le iniziative promosse dai fondatori della pagina, come ad esempio quella di applicare immagini “di protesta” ai lunotti posteriori delle automobili.
E' davvero efficace un provvedimento simile? Questo si vedrà dopo metà Marzo, quando saranno disponibili i dati sulle percentuali di pm10 nell'aria riguardo il primo periodo dell'ordinanza.
Per ora un dato è innegabile: il sindaco è riuscito, con questo provvedimento, a creare un forte dibattito intorno al tema dell'inquinamento atmosferico, tema che la città di Saronno ha per troppo tempo sottovalutato.
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