sabato 23 aprile 2011

Riflessioni in analogico


Sfogliavo vecchie fotografie in analogico e riflettevo, da bravo nerd dell'immaginario, su come sia cambiata la nostra concezione estetica della fotografia.

In poche parole: perchè cazzo, prima, fotografavo roba che ora come ora non mi inculerei di striscio?
E' curioso: avevo 24 (o 36) foto a disposizione (pagate non poco) e la maggior parte di esse uscivano sfocate, mosse o ritarevano soggetti non facilmente identificabili.

Eppure erano belle.
E non voglio fare la solita retorica su quanto ci manca il passato che non c'è più, non mi interessa. Lo dico sinceramente: mi ricordo come fosse ora la piacevole sensazione di scoprire come fossero uscite le foto dopo lo sviluppo; sfocate o non sfocate era il racconto che stava dietro ad ogni foto quello che importava, ed OGNI cazzo di foto ne trascinava uno con sè che la rendeva speciale.

Ora le foto si scorrono direttamente sulla macchinetta, a velocità supersonica. E se una non è venuta perfetta non te la faccio neanche vedere: opzioni, elimina e il gioco è fatto.

A questo punto vi lascio alle vostre fotografie in digitale. Per quanto mi riguarda, vado a vedermi un bel film cecoslovacco degli anni 30 con sottotitoli in tedesco!
Buona visione!
:)

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